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Il Regolamento Europeo UE 305/11, conosciuto con l’acronimo CPR, è divenuto oggetto di interesse da parte del mondo dei produttori di cavi elettrici per distribuzione MT/BT e trasmissione dati e, di conseguenza, da parte dei progettisti/installatori di impianti elettrici.

Il motivo principale è dato dal fatto che dal 1° Luglio 2017 i produttori di cavi elettrici dovranno immettere sul mercato esclusivamente cavi siglati come impone il Regolamento in oggetto.

La Commissione Europea ha voluto con ciò considerare alcune caratteristiche peculiari dei cavi elettrici come la Reazione e la Resistenza al fuoco e alcuni parametri aggiuntivi quali l’acidità, l’opacità dei fumi e il gocciolamento di particelle incandescenti che possono propagare l’incendio, armonizzando i cavi a livello europeo.

Ne consegue un nuovo modo di siglare i cavi che tiene in considerazione 7 classi di Reazione al fuoco:

  • Aca, B1ca, B2ca, Cca, Dca, E1ca, Fca (in funzione delle loro prestazioni decrescenti);

e 3 parametri aggiuntivi:

  • a1÷a3 per l’acidità;
  • s1÷s3 per l’opacità dei fumi;
  • d0÷d2 per il gocciolamento delle particelle.

Esempio di siglatura: Aca – s1, d1, a1

Siccome le possibili combinazioni di classi e parametri sono molteplici, probabilmente – a livello di comitato CEI CT20 – verrà introdotta una semplificazione in modo da far rientrare la siglatura dei cavi entro 4 gruppi di siglatura.

Per ora rimangono esclusi dalla classificazione i cavi resistenti al fuoco, ma saranno presto considerati.

Fino a quando potrà coesistere l’utilizzo dei nuovi cavi con quelli esistenti per l’installazione negli impianti elettrici? Il comitato tecnico CEI CT64 ci darà presto una risposta.

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