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Categorie di sovratensioni e importanza della protezione negli impianti elettrici

I cavi elettrici sono componenti essenziali degli impianti elettrici, cruciali per garantire non solo il corretto funzionamento ma, soprattutto, la sicurezza. Un cavo mal dimensionato o non conforme può infatti rappresentare un serio rischio per la sicurezza delle persone e degli edifici. Il pericolo di scosse elettriche, la propagazione degli incendi e l’emissione di fumi tossici sono solo alcune delle minacce legate all’uso improprio dei cavi elettrici.

Per rispondere a queste problematiche, è stata introdotta la normativa CPR (Construction Products Regulation) che regola la sicurezza, l’efficienza energetica e la compatibilità ambientale dei cavi impiegati in costruzioni permanenti. La CPR è stata estesa ai cavi elettrici a partire dal 10 giugno 2016 e stabilisce una classificazione basata sulle performance in caso di incendio.

Regolamento CPR: L’obiettivo della sicurezza

Il Regolamento CPR mira a migliorare la sicurezza in caso di incendio, soprattutto in edifici pubblici e infrastrutture critiche come ospedali, scuole, metropolitane e aeroporti. Inizialmente i cavi erano classificati in sette classi di reazione al fuoco (da B2 a E), valutando parametri come la propagazione delle fiamme, la produzione di fumi, il gocciolamento di particelle incandescenti e l’acidità dei fumi.

Per esempio, i cavi di classe B2, destinati ad ambienti ad altissimo rischio di incendio, offrono le migliori prestazioni in termini di resistenza. I cavi di classe C s1 sono utilizzati in luoghi a rischio elevato come ospedali e scuole, mentre i cavi di classe E possono essere installati ad esempio nelle abitazioni private, garantendo la protezione necessaria contro la propagazione della fiamma.

Classificazione dei cavi CPR secondo la normativa CEI-UNEL 35016

La normativa CEI-UNEL 35016 ha semplificato la classificazione dei cavi elettrici, riducendo le categorie da sette a quattro, con l’obiettivo di rendere più agevole la scelta del cavo in base al livello di rischio dell’ambiente di installazione. I cavi sono classificati secondo tre parametri fondamentali: produzione di fumo, gocciolamento e acidità dei fumi.

  • B2ca – s1a, d1, a1:
    Producono una quantità minima di fumo, ideali per ambienti in cui la visibilità è cruciale in caso di incendio. Offrono eccellenti prestazioni contro il gocciolamento e non rilasciano fumi acidi o tossici. Questa tipologia di cavi è indicata per l’installazione in ambienti a rischio elevato.
  • Cca – s1b, d1, a1:
    Generano una quantità moderata di fumo, mantenendo un buon equilibrio tra sicurezza e prestazioni. Il gocciolamento è contenuto e l’acidità dei fumi è limitata, rendendoli adatti a molteplici contesti, infatti questa tipologia di cavi è utilizzata in ospedali e scuole, dove la protezione contro gli incendi è fondamentale.
  • Cca – s3, d1, a3:
    Questi cavi producono più fumo e hanno livelli più alti di gocciolamento e acidità dei fumi rispetto alle classi superiori. Sono adatti ad ambienti a rischio moderato, come ambienti ordinari, dove le normative di sicurezza richiedono una protezione adeguata.
  • Eca:
    Rappresentano la classe con la massima produzione di fumo e i livelli più elevati di gocciolamento e acidità. Questa classe è riservata a contesti in cui il rischio è più tollerato o meno critico.

La nuova classificazione, rispetto al passato, semplifica la scelta del cavo da installare, che deve essere effettuata in base al livello di rischio e alla specificità dell’ambiente in cui sarà posato.

normativa cavi CPR

Linee guida per un’installazione sicura dei cavi CPR

Oltre all’importanza di utilizzare cavi CPR per garantire la sicurezza, una corretta installazione dei cavi elettrici è essenziale per evitare malfunzionamenti o situazioni pericolose. Durante l’installazione è necessario considerare:

Distanze minime e protezione contro sovracorrenti e sovratensioni

È fondamentale rispettare le distanze minime di sicurezza tra i cavi e altre strutture, garantendo che siano protetti contro sovraccarichi elettrici e cortocircuiti. Dispositivi di protezione come interruttori automatici e fusibili devono essere installati per prevenire il surriscaldamento o danni ai cavi.

Parametri di posa

Si devono considerare il raggio di curvatura (che non deve essere troppo stretto per evitare danni), lo sforzo di tiro durante la posa (che non deve essere eccessivo per evitare deformazioni), la compressione e la torsione. Anche la temperatura di installazione è un fattore critico, poiché temperature troppo basse o alte possono compromettere l’integrità del materiale isolante.

Sollecitazioni meccaniche

In alcune aree, i cavi possono essere soggetti a sollecitazioni meccaniche dovute al passaggio di persone o mezzi di trasporto, movimentazione di carichi, o presenza di materiali metallici. I cavi devono essere protetti da possibili abrasioni, schiacciamenti o tagli, specialmente nei punti critici come le entrate negli apparecchi alimentati o nei punti di collegamento al cablaggio fisso.

Dimensionamento e Protezione dei Cavi: Garantire sicurezza ed efficienza negli impianti elettrici

Il dimensionamento dei cavi è un altro aspetto cruciale per la sicurezza degli impianti elettrici. I cavi devono essere selezionati in base alla tensione nominale e all’intensità di corrente che li attraversa, considerando anche il tipo di posa e l’eventuale presenza di più circuiti all’interno dello stesso condotto.
Per proteggere i cavi da sovraccarichi o cortocircuiti, devono essere installati opportuni dispositivi di protezione, come interruttori differenziali e magnetotermici, in grado di intervenire rapidamente in caso di guasto. Un dimensionamento scorretto può portare al surriscaldamento del cavo, con conseguente rischio di incendio o interruzione dell’alimentazione elettrica.

Certificazioni obbligatorie e volontarie

I cavi elettrici devono essere conformi a specifiche normative tecniche per garantire la loro sicurezza e idoneità all’uso. Le principali certificazioni includono:

  • Marchio CE: obbligatorio per tutti i prodotti immessi sul mercato europeo, il marchio CE attesta che i cavi rispettano le direttive europee in termini di sicurezza, salute e protezione ambientale.
  • Dichiarazione di Prestazione (DoP): un documento che certifica le prestazioni del cavo in termini di resistenza al fuoco e altre caratteristiche rilevanti.
  • Certificazioni IMQ: certificazione volontaria che attesta la conformità del cavo agli standard di sicurezza e qualità nazionali e internazionali.

Normative di riferimento per i cavi elettrici

CEI 20-22/0

Oltre alla normativa CPR, è importante considerare altre regolamentazioni che garantiscono la sicurezza e l’efficienza degli impianti elettrici. Una di queste è la norma CEI 20-22/0, che si occupa della resistenza al fuoco dei cavi elettrici. Questa norma, in particolare, fornisce criteri generali per classificare i cavi in base alla loro reazione al fuoco, inclusi aspetti cruciali come la produzione di fumo, gas tossici e la resistenza al calore.

La CEI 20-22/0 stabilisce le modalità con cui i cavi devono essere testati, determinando la loro capacità di impedire la propagazione delle fiamme per un certo periodo. Questo è particolarmente rilevante per le installazioni in ambienti dove il rischio di incendio è elevato, come edifici pubblici o complessi industriali.

CEI 64-8

Un’altra normativa fondamentale per garantire la sicurezza degli impianti elettrici è la CEI 64-8. Questa norma rappresenta un punto di riferimento per la progettazione, installazione e manutenzione degli impianti elettrici a bassa tensione in Italia, coprendo una vasta gamma di requisiti per garantire sicurezza e funzionalità.

La CEI 64-8, divisa in 8 sezioni, si occupa di aspetti come la scelta dei materiali, la protezione contro contatti diretti e indiretti, la messa a terra, e la protezione da sovracorrenti e sovraccarichi.

L’adozione di cavi certificati CPR, conformi alla CEI 64-8, non solo assicura che gli impianti siano a norma di legge, ma anche che la loro efficienza e sicurezza siano massimizzate.

CEI 64-8

Il rispetto delle normative sui cavi elettrici è cruciale per garantire la sicurezza. La mancata osservanza può comportare sanzioni amministrative, penali e responsabilità civile per professionisti, produttori e fornitori.

Sanzioni amministrative

Le sanzioni amministrative variano in base alla mancata emissione della dichiarazione di conformità o altre violazioni. La sospensione temporanea dell’iscrizione al registro delle imprese può essere applicata in caso di violazioni reiterate.

Sanzioni penali

In situazioni di grave rischio per la sicurezza, come incendi o infortuni causati da cavi difettosi, possono essere previste sanzioni penali, inclusa la reclusione.

Responsabilità civile

L’utilizzo di cavi non conformi che provoca danni a persone o cose può comportare responsabilità civile. Progettisti e installatori sono tenuti a garantire la conformità e a documentare l’installazione tramite dichiarazioni di conformità. Anche i produttori devono garantire che i cavi siano conformi agli standard e fornire informazioni adeguate.

Ruolo dei professionisti e degli installatori

I progettisti (obbligatori nei progetti maggiori di 6kW e per alcuni ambienti installativi) devono prescrivere cavi conformi alle normative, mentre gli installatori devono eseguire l’installazione correttamente e certificare il lavoro.

La responsabilità è condivisa tra tutti i soggetti coinvolti, a partire dal costruttore fino all’installatore del cavo.

L’importanza della corretta installazione dei cavi elettrici

In conclusione, il corretto utilizzo dei cavi elettrici è essenziale per garantire la sicurezza, l’efficienza e la durabilità degli impianti elettrici. È fondamentale rispettare le normative di riferimento. La scelta dei materiali, la qualità dei cavi e la loro installazione secondo le linee guida specifiche sono fattori chiave per prevenire incidenti e garantire un funzionamento ottimale. Inoltre, il rispetto delle normative non solo protegge la sicurezza degli utenti, ma anche l’integrità degli impianti nel tempo.

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